Il trenino
Per chi ha vissuto gli anni d'oro delle Terme di Bacedasco, uno dei ricordi più cari è quello dell'impianto ferroviario che collegava l'ingresso del parco alla zona delle fonti. Il trenino, unico mezzo di trasporto in un parco interamente precluso al traffico automobilistico, contribuì fortemente al successo delle Terme ed è ancora oggi, nella memoria dei suoi frequentatori, il simbolo per eccellenza del parco.
La costruzione dell'impianto risale alla metà degli anni '60, quando il piccolo stabilimento termale si era ormai trasformato in un grande parco che arrivava a toccare il paese di Cortina, in comune di Alseno. Presso il nuovo ingresso delle Terme, situato di fronte all'Hotel Cortina, i visitatori potevano parcheggiare l'automobile e salire sul trenino, che attraversando tutto il parco scendeva fino alla zona più antica in cui si trovavano le fonti e lo stabilimento termale.
Organizzato come una vera e propria ferrovia in miniatura, il trenino era pilotato da ferrovieri e corredato, lungo il tragitto, da apposite stazioni.
Con l'acquisizione del vicino bosco di Santa Franca da parte delle Terme, la società progettò di prolungare il tracciato della ferrovia collegando il bosco – che, secondo i piani, doveva diventare una sorta di zoo – al parco termale. Il progetto non venne mai realizzato e il trenino continuò a funzionare all'interno delle Terme fino al 1990, quando il servizio fu soppresso, anticipando di pochi anni la chiusura dell'intero parco.
La storia del trenino, però, proseguì anche dopo la fine dell'attività a Bacedasco. Verso la fine degli anni '90, infatti, locomotiva e vagoni furono comprati dal Museo della Civiltà Contadina del Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco, dove venne allestito un piccolo circuito ferroviario rimasto in funzione fino a pochi anni fa.
A questo link sono disponibili informazioni e fotografie sull'ex trenino di Bacedasco "trasferito" nel Ferrarese.
La costruzione dell'impianto risale alla metà degli anni '60, quando il piccolo stabilimento termale si era ormai trasformato in un grande parco che arrivava a toccare il paese di Cortina, in comune di Alseno. Presso il nuovo ingresso delle Terme, situato di fronte all'Hotel Cortina, i visitatori potevano parcheggiare l'automobile e salire sul trenino, che attraversando tutto il parco scendeva fino alla zona più antica in cui si trovavano le fonti e lo stabilimento termale.
Organizzato come una vera e propria ferrovia in miniatura, il trenino era pilotato da ferrovieri e corredato, lungo il tragitto, da apposite stazioni.
Con l'acquisizione del vicino bosco di Santa Franca da parte delle Terme, la società progettò di prolungare il tracciato della ferrovia collegando il bosco – che, secondo i piani, doveva diventare una sorta di zoo – al parco termale. Il progetto non venne mai realizzato e il trenino continuò a funzionare all'interno delle Terme fino al 1990, quando il servizio fu soppresso, anticipando di pochi anni la chiusura dell'intero parco.
La storia del trenino, però, proseguì anche dopo la fine dell'attività a Bacedasco. Verso la fine degli anni '90, infatti, locomotiva e vagoni furono comprati dal Museo della Civiltà Contadina del Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco, dove venne allestito un piccolo circuito ferroviario rimasto in funzione fino a pochi anni fa.
A questo link sono disponibili informazioni e fotografie sull'ex trenino di Bacedasco "trasferito" nel Ferrarese.