Le Terme di Bacedasco
Le Terme di Bacedasco (PC) si trovano all'interno di un vastissimo parco naturale che comprende anche il più importante bosco di castagni dell'Appennino emiliano.
Le acque termali di Bacedasco erano conosciute fin dai tempi antichi: il termine ''Bacedasco'', infatti, sarebbe di origine longobarda e significherebbe ''terra delle acque''.
Le Terme dispongono di 10 sorgenti e 14 polle di fango sulfureo.
Le indicazioni terapeutiche riguardano malattie reumoartropatiche, dell'apparato digerente, oro-faringeo e respiratorio, malattie della pelle, dei denti e del cavo orale, nonchè affezioni ginecologiche, cistiti e prostatiti, calcoli renali, malattie epatiche.
Nel 1874 vennero riconosciute le qualità terapeutiche delle acque termali di Bacedasco. Nel 1900 le acque di Bacedasco vennero premiate all'Esposizione Universale di Parigi in quanto considerate tra le migliori d'Europa.
Negli anni '60 la struttura, in crescita, fu dotata di un trenino con stazioni e ferrovieri, diversi parchi giochi, bar, ristoranti e pizzerie, camminamenti nei boschi e un meraviglioso bosco di castagni. Non c'era cemento, ma padiglioni in legno, simili a piccole dacie: costruzioni a bassissimo impatto ambientale, un ecologismo ante litteram, in un periodo in cui certamente non era di moda.
Poi, pochi anni dopo, tutto chiude, senza che si capisca bene il perché. A fine anni '80 ci fu un tentativo di ripartire con una parte del parco - l'altra viene occupata da un golf - e una nuova SPA, architettonicamente di ben altro impatto ambientale rispetto alle dacie, ma il tutto è destinato a essere nuovamente chiuso dopo pochi anni.
Quello che era il più grande parco termale d'Europa versa ora in stato di abbandono.
Le acque termali di Bacedasco erano conosciute fin dai tempi antichi: il termine ''Bacedasco'', infatti, sarebbe di origine longobarda e significherebbe ''terra delle acque''.
Le Terme dispongono di 10 sorgenti e 14 polle di fango sulfureo.
Le indicazioni terapeutiche riguardano malattie reumoartropatiche, dell'apparato digerente, oro-faringeo e respiratorio, malattie della pelle, dei denti e del cavo orale, nonchè affezioni ginecologiche, cistiti e prostatiti, calcoli renali, malattie epatiche.
Nel 1874 vennero riconosciute le qualità terapeutiche delle acque termali di Bacedasco. Nel 1900 le acque di Bacedasco vennero premiate all'Esposizione Universale di Parigi in quanto considerate tra le migliori d'Europa.
Negli anni '60 la struttura, in crescita, fu dotata di un trenino con stazioni e ferrovieri, diversi parchi giochi, bar, ristoranti e pizzerie, camminamenti nei boschi e un meraviglioso bosco di castagni. Non c'era cemento, ma padiglioni in legno, simili a piccole dacie: costruzioni a bassissimo impatto ambientale, un ecologismo ante litteram, in un periodo in cui certamente non era di moda.
Poi, pochi anni dopo, tutto chiude, senza che si capisca bene il perché. A fine anni '80 ci fu un tentativo di ripartire con una parte del parco - l'altra viene occupata da un golf - e una nuova SPA, architettonicamente di ben altro impatto ambientale rispetto alle dacie, ma il tutto è destinato a essere nuovamente chiuso dopo pochi anni.
Quello che era il più grande parco termale d'Europa versa ora in stato di abbandono.